Talkshock – Donatella Rettore

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Talkshock – Donatella Rettore

“È una questione di chimica”, ci si annusa – come tra animali – e ci si prende e comprende, spesso senza un motivo. Ne basta uno, la “chimica”, per l’appunto. La stessa che sin dal principio ha reso Rettore “una di noi”, un’icona da venerare e ascoltare un successo dopo l’altro. Ed è proprio alla chimica, cantata a gran voce con Ditonellapiaga all’ultimo Festival di Sanremo, che Rettore deve il suo ritorno in grande stile. Un pezzo che rimbalza dalla rete alle radio d’Italia e che in questi giorni, mette in bacheca il suo primo Disco d’Oro nella Classifica FIMI.

Mucca Talkshock ha incontrato Rettore a breve distanza dalla sua data romana al Teatro Brancaccio, che l’avrebbe vista protagonista nella serata del 14 marzo insieme a Ditonellapiaga e Karma B ma che, a causa dell’attuale situazione internazionale, che ha colpito profondamente l’artista nello spirito, sarà rinviata alla data del 21 maggio 2022. Un incontro con la poetessa psichedelica per eccellenza, da cui è nata un’intervista in cui non si fanno sconti a nessuno.

Che cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova avventura?
Questa nuova avventura che arriva subito dopo Sanremo si svilupperà nei teatri e sarà un remembering di grandi successi, dai più nuovi e gettonati a brani che da tempo non eseguivo, come “Karakiri” (Hara Kiri), “Di Notte Specialmente”, “Amore Stella”, a cui si aggiunge “Chimica” e un nuovo organico fatto da giovani e più esperti musicisti con cui lavoro da tempo. E poi abbiamo deciso che, sotto i 15 anni, gli adolescenti accompagnati entreranno gratuitamente (invece che pagando il solito ridotto come funziona di norma).

Tanto tempo fa a Galatina le donne venivano esorcizzate con la musica, attraverso il mito della Taranta. Come sarebbe stata vissuta una tipa rock come te, in piccoli centri come era Galatina tanti anni fa?
In realtà io ci sono già stata molto tempo fa, sempre a Galatina. E per me rimane uno dei ricordi più belli. Ma la Puglia è nel mio cuore in generale, così come i pugliesi, persone laboriose che si danno un gran da fare e che hanno anche tanta voglia di divertirsi. È un sud che io vivo e vedo molto diverso, molto cresciuto. Penso sinceramente che la Puglia sia una delle più belle regioni d’Italia.

Com’è stato tornare a Sanremo dopo tutto questo tempo?
Ero stata al festival con La Rappresentante di Lista nella serata delle cover e ho respirato un’aria spumeggiante, perché Veronica e Dario sono due persone davvero fantastiche. Con loro siamo arrivati secondi dietro Fabrizio Moro e Ermal Meta con un pezzo di Lucio Dalla, altrimenti avremmo vinto noi. Indubbiamente il palco dell’Ariston è sempre una grande emozione, in ogni sua forma.

Con LRDL è nata un’amicizia. Loro sono l’emblema del Queer Pop e “queer” è un termine che viene dalla comunità LGBTQI+ di cui tu sei assoluta beniamina. Ma che vuol dire per Rettore essere “icona gay”?
Ho iniziato con un gradimento di pubblico prevalentemente femminile e poi sono arrivati i figli di quelle donne. Credo sia stata una conseguenza naturale se vogliamo. Ad ogni modo io mi ci trovo alla grande e adoro tornare in luoghi come Muccassassina, dove sono stata in passato tante volte.

Cosa pensi della situazione internazionale? Cosa può fare un artista in modo concreto contro la guerra scoppiata in Ucraina?
Può fare il suo lavoro ma poi non può fare molto di più. Solo che rispondere con la poesia a uno che ti tira addosso una molotov, purtroppo serve a poco. La diplomazia va bene ma ci vuole anche polso.

Cosa possiamo imparare dagli animali, a cui tu tieni tanto?
Da loro possiamo imparare tutto. Gli animali non si fanno la guerra, aggrediscono solo per difendersi. Siamo noi esseri umani che viviamo di ambizioni e talvolta di crudeltà.

Hai seguito la vicenda del DDL Zan?
Si e mi ha fatto schifo come è stata gestita la cosa. Come prima cosa trovo molto poco democratico il “voto segreto”. I franchi tiratori ci saranno sempre, ma il voto segreto è un errore, occorre che la politica sia più chiara. Finché una persona sarà picchiata per strada per la sua identità, dovrà esser sempre condannata, anche e soprattutto in modo legale!

Ditonellapiaga è stata una “parentesi” o è un “discorso aperto”?
Assolutamente aperta. Io ho tante idee per lei e lei ne ha tante per me. Amarsi, volersi bene e lavorare bene insieme per poi perdersi, sarebbe un vero peccato.

Cosa possono imparare le giovani generazioni musicali da Rettore?
Possono imparare molto ma altrettanto posso imparare io da loro. Gli artisti devono essere sempre molto generosi, perché l’arte è sempre un dare e avere. E quando dai, ricevi sempre!

Cosa vuoi dirci ancora?
Di ascoltare musica. Di non aver paura e di venire ai concerti, non solo i miei! Perché l’arte e la cultura sono cose necessarie alla vita di tutti noi. Io vi aspetto a Roma, al Teatro Brancaccio il prossimo 21 maggio, dove ci saranno anche le amiche Karma B e Ditonellapiaga a farmi una sorpresa. Ciao Mucca Talkshock!

 

Intervista a cura di Roberta Savona.

Credits foto: ALEXBELLI by AXBSTUDIO