Gilles Rocca è romano….( parlaci di te)
Sono nato e cresciuto a Roma, nel quartiere Monteverde vecchio, ma all’età di 13 anni sono andato via di casa per inseguire il mio sogno di calciatore. Ho giocato in diverse squadre importanti, Empoli, Lazio, Frosinone e ho fatto tornei internazionali contro Real Madrid, Manchester United, Atletico Madrid… a 21 anni ho avuto un brutto infortunio e ho dovuto smettere di giocare a calcio. Visto che senza passioni non si può vivere ho iniziato a studiare recitazione e di li a poco ho preso parte a diverse fiction: Carabinieri, I Cesaroni, Le tre Rose di Eva, Don Matteo… fino ad arrivare all’età di trent’anni al cinema come protagonista di “Tre Tocchi” diretto dal grande Marco Risi. Nel film ho recitato con tanti grandi attori, ma l’emozione più grande è stata la scena con Paolo Sorrentino. Contemporaneamente alla recitazione è arrivata anche la passione per la regia. Ho diretto diversi cortometraggi e docufilm che hanno riscosso un grande successo e mi hanno portato addirittura a vincere il premio “Massimo Troisi” come miglior regista.
É nota a tutti la tua sensibilità sul tema della violenza sulle donne, come stai contribuendo a combattere questo stigma?
Sono molto legato alle donne e per esorcizzare la paura che potesse succedere qualcosa agli amori della mia vita ho scritto “Metamorfosi”, cortometraggio che è diventato documento ufficiale del ministero degli interni e che ha girato l’Italia e l’Europa nella lotta contro il Femminicidio.
Hai interpretato come attore un’opera di Pirandello in versione drag, ci racconti quest’esperienza e com’è stato metterti nei panni di una “queen”?
È stato divertentissimo a parte lo shock dei tacchi alti ahahah… interpretavo un ragazzo gay che metteva in scena un Pirandello nella piana di Gioia Tauro vestito da Drag.
Mi ricordo le signore anziane quando mi videro vestito e truccato sui “trampoli”.
Beh, dopo pochi minuti erano tutte dolcissime e facevano a gara per offrirmi il caffè nelle proprie case, questo per me è stato l’esempio che anche in un posto difficile e nel profondo sud di un paesino della Calabria se c’è comunicazione, si può sconfiggere qualsiasi demone.
All’isola dei Famosi, ti abbiamo visto nella tua veste migliore, in costume 🤣…quanto pensi sia importante l’estetica e che valore ha per te?
La bellezza estetica è un’arma a doppio taglio. Devi faticare molto di più se non vuoi essere solo un involucro. Non credo sia un merito l’essere belli esteticamente, ci nasci, puoi migliorarti ma se non ti nutri di arte e passione resta qualcosa di sterile.
Quanto pensi sia importante il sesso nella tua vita?
Non sono mai stato “vittima” del sesso, ho sempre preferito farlo partendo dalla testa, ovviamente mi è capitato di essere attratto solo fisicamente ma devo dire che il più bel sesso l’ho fatto quando c’era una vera intesa celebrale. Chi fa sesso come se fosse sport non credo abbia mai fatto il vero sesso.
Ti piace l’arte drag? Cosa ti ricordi degli spettacoli di Mucca quando sei venuto a trovarci?
Adoro l’arte Drag e il fatto di aver interpretato un ruolo da Drag mi ha fatto capire di più la sua vera essenza… Gli spettacoli al Mucca sono stupendi, mi ricordo l’attesa dell’inizio della serata e ogni volta era una gran festa. Mi piacerebbe tornarci.
Prima andavo spesso quando non era ancora così “affollato” e mi ricordo le leggende che giravano e il mito che si era creato intorno al Mucca. Era considerato il paese dei balocchi anche se in realtà l’ho sempre considerato un posto “normale” dove ognuno poteva essere quello che era!