Talkshock – Simona Ventura & Paola Perego

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Talkshock – Simona Ventura & Paola Perego

Da anni entrano nelle nostre case, con il loro carisma e la loro sensibilità sono diventate le colleghe più amiche della Tv, perché l’unione fa la forza!

Ci hanno dimostrato che si può essere oltre che donne impegnate anche delle ottime mamme.

SIMONA VENTURA e PAOLA PEREGO con il loro programma “Citofonare Rai due” ci fanno compagnia tutte le domeniche sulla seconda rete: sono due donne affabili, simpatiche e pronte al gioco, ma sempre impegnante con serietà, ed in prima linea per le cause serie!
Sono state le madrine di Muccassassina per la giornata mondiale contro lo stigma dell’HIV e ci sveleranno alcuni segreti, aprendoci il loro cuore.

 

 

Simona con le tue citazioni e il tuo carisma sei una figura di riferimento per il mondo LGBTQ+ da molto tempo, quali sono i messaggi di cui ti fai portatrice?

Sono portatrice della grande normalità che ci deve essere; prima il mondo LGBTQ+ era una minoranza, ora non lo è più, anzi è una realtà, una realtà di cui tuti devono avere assolutamente sentore con cui tutti devono fare i conti, io non ho mai fatto differenze di alcun tipo, perché ognuno in camera da letto può essere chi vuole, fare le scelte che desidera, ci sono persone buone, persone cattive, assolutamente in tutti gli schieramenti. L’importante è essere onesti con se stessi, potersi aiutare, poter aiutare l’altro, fondamentalmente il messaggio che ho sempre portato.
Dal tempo di Luxuria all’isola dei Famosi, che io ho fortemente voluto, che è stata la più conformista delle anticonformiste, lei ha vinto un reality anche nelle province, quindi si è fatta conoscere per quella che era e questa è stata una grande vittoria del gruppo, l’ho quasi “stalkerizzata” per farla partecipare al programma.

 

Hai fatto diventare le tue imperfezioni i tuoi punti di forza durante il tuo percorso, quale consiglio ti senti di dare ai giovani di oggi che si sentono insicuri e fragili?

Devono aver fiducia in se stessi, io grazie a Dio sono sempre stata sexy mio malgrado, ho creato uno stile che era solo mio, anche perché non avrei potuto essere nessun’altra, non sono proprio in grado, non avevo questo talento come Raffaella Carrà, come tante altre artiste.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di essere ed avere rispetto per e stessi, che non è una cosa semplice, ma è importante trovare l’autostima in se stessi, e poi non si può piacere a tutti. E poi come dico io: CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI!

 

Qual è stata la vostra prima reazione quando vi hanno chiesto di fare le Madrine per un evento così importante, come quello di questa sera, per quello che rappresenta e per quello che rappresentate? Siete una bella squadra di donne della Tv.

Simona: per quanto mi riguarda ho subito detto a lei: guarda che ci hanno richiesto per questa cosa, ma io già nel ‘95 feci una copertina su Max, “Fuck Aids”, comunque sono sempre stata impegnata in prima linea contro l’Aids e per le minoranze, allora mi sono detta: se viene Paola possiamo pensarci, se non viene io non me la sento, ma siccome ormai siamo una coppia di fatto, siamo venute insieme per forza.

Paola: io ho detto “finalmente”, perché mi schiero sui social, sui diritti civili, andai a fare la presidentessa di “ Mr Gay Italia” a Forte dei Marmi tanti anni fa, poi però quando c’è da impegnarsi su cose serie non mi chiamano mai, quindi ho detto: finalmente! Che bello!
Siamo due donne che sanno fare squadra, perché siamo intelligentissime, se no non potremmo mai riuscirci.

 

Da conduttrici di reality, quanto vi piace il trash e quale é il trash che vi piace di più? 

Simona: a me il trash non piace, non ho mai fatto cose trash. Pop sì, pop largo assolutamente, il trash non è per noi.
I reality sono uno strumento molto moderno, dipende da come li usi, puoi declinarli verso il basso ed allora sono Trash, puoi declinarli verso l’alto e diventano Cult, noi modestamente abbiamo fatto sempre le “Cult”. Il reality è uno strumento moderno costa poco e porta tanti ascolti.
Per esempio secondo me, Alfonso Signorini fa un Grande Fratello Cult.

Paola: che poi cosa si intende per “Trash” ancora non si è capito, noi quando facevamo reality siamo state accusate di fare trash, ancora poi cosa è questo trash nessuno lo ha stabilito. La pornografia dei sentimenti ci siamo sempre rifiutate di farla, sia io che lei nei nostri spettacoli.

 

Paola, quando è stato amore a prima vista con il mondo della tv?
Credo che non sia mai successo, perché io ero molto timida, molto chiusa, ho iniziato a lavorare nella moda come indossatrice, perché avevo bisogno di soldi, perché dovevo aiutare la mia famiglia, e mi dicevo: “Appena trovo un lavoro serio lo lascio”, e quest’anno sono 40 anni che aspetto il lavoro serio, ridendo e scherzando ecco dove mi ritrovo; strada facendo ho capito che questo era il mio mondo.

 

Paola, da mamma, moglie e nonna, cosa pensi delle famiglie arcobaleno e cosa diresti a tuo figlio un domani se ti dicesse mamma ti voglio presentare il mio compagno?
Penso che non bisogna dire più “famiglie arcobaleno”, famiglie etero etc… Perché soltanto quando si inizierà a non etichettarle allora rientreranno nella famosa “normalità”: dove c’è amore, c’è famiglia.
Sarei felice per mio figlio se mi dicesse ti voglio presentare mio compagno e gli direi: “sono felice per te amore di mamma, basta che tu sia felice!”.

 

 

Intervista a cura di Paolo Di Caprio

Credits
Foto Muccassassina: Syder Ross